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Sono nato a Roma il 10 dicembre 1974.
In un vecchio album di famiglia c’è una foto che mi ritrae mentre gioco in balcone con una macchina fotografica: sotto leggo la scritta 1976. Sarebbe stato un ottimo inizio, se non avessi poi deviato sul lungo cammino verso la laurea in ingegneria civile idraulica. Ho continuato a giocare con la fotografia, in modo discontinuo, fino a 20 anni, imparando regole base, composizione, esposizione, tiraggio di pellicole, filtraggi, camera oscura, viraggi.
Stampavo di notte in camera da letto, costringendo mio fratello a dormire in quella stanza satura di acidi e la mia famiglia ad attendere che si asciugassero le mie stampe per poter usare la doccia.
Ho organizzato tour fotografici notturni con amici che per un po’ non hanno più voluto sapere di fotografia… e neanche di me. Ho portato in vacanza tre fotocamere 35mm caricate con pellicole diverse (dia Fujichrome Velvia 50 colori, negativo B/N Ilford delta 100 e colori Kodak Portra VC 160), cavalletto, filtri, lenti, duplicatore di focale, ribaltatore obiettivo, flash ecc.
Successivamente ho aggiunto una medio formato senza esposimetro, componendo ed esponendo ad occhio o con l’ausilio dell’esposimetro della reflex; organizzato una foto maratona a Venezia restando sveglio 44 ore sotto pioggia ininterrotta e rompendo la mia prima EOS digitale.
Ho imparato negli ultimi 25 anni a scattare sempre più rapidamente, anticipando tutto il possibile prima di portare la fotocamera al viso.
Dai paesaggi inanimati sono passato a studiare le persone, tentando dapprima di catturarne le espressioni come osservatore eterno fino a ricercare uno stile narrativo basato sulla fusione tra soggetto e fotografo. Ritratti, finalmente. Anche i paesaggi allora hanno iniziato a raccontare storie.
Ho lavorato come ingegnere, restando fuori casa almeno 14 ore al giorno. Con dedizione, ho trascorso ogni notte al PC, lavorando e studiando fotografie, partecipando a concorsi, vincendo fino a compiere nel 2010 il salto nella fotografia professionale a tempo pieno.
Un cammino così lungo mi ha permesso di scattare a modo mio, imparando sperimentando e cercando il mio stile senza vincoli commerciali.
Non posso negarlo, l’ossessione per la fotografia mi ha creato diversi problemi nelle relazioni e spinto a raccontare storie esponendomi a rischi e dolore, ma è stata anche un luogo personale ed intimo dove trovare riparo.
Attualmente mi occupo di reportage, ritrattistica, servizi fotografici di moda, still life, eventi, tengo corsi di fotografia base ed avanzata e collaboro per alcune pubblicazioni curandone testi e fotografie.
Molte delle mie immagini hanno vinto concorsi nazionali ed internazionali, e per due anni sono stato annoverato nella top 100 Photography Contest Winning Members del sito di fotografia internazionale Betterphoto.com.
I was Born in Rome, Italy, 10th of december, 1974. In an old family photo album is a picture of me playing with a camera on the balcony.Below the photo reads: 1976.
It would have been a great start if I had not stopped pursuing photography for an engineering degree…
I continued to play with photography off and on up until the age of 20 learning basic rules, compostion, exposure, films ISO forcing , light correction, darkroom, sepia and coloring transformations.
I used to print in the bedroom at night forcing my brother to sleep in an acid saturated room. My family was forced to wait for my prints to dry before they could use the shower.
I organized night photo marathons with friends… that didnt ask about photography anymore… and neither about me.
I carried with me, during my vacations, three 35mm cameras using 3 different films (diapositive Fujichrome Velvia 50 color, B/W Ilford delta 100 and film Kodak Portra VC 160),
tripod, filters, lenses, focal 2x multiplier, reflective panels, flash etc.
Then, I started carrying with me a medium format camera with no exposimeter, so I would either eyeball the exposure or use another reflex 35mm, while others rolled their eyes at me; organized a photo marathon in Venice remaining awake 44 hours with pouring rain and breaking my first EOS 300D.
During the last 15 years I learned to shoot quickly, using memorized movements to prepare diaphrams and approximate focusing before taking my eye to the camera. I would use stupid excuses to distract my wife and shoot in a hidden way, quickly and secretively.
I started shooting landscapes, then people. I began looking at people and really studying them, attempting to capture their natural expressions. In time, my landscapes as well as my portriats started telling stories.
Up until now I worked 14 hour days as an engineer. Every night for the past several years, with dedication, I have turned on my pc and worked on or studied photography.
My prolonged and difficult journey to professional photography rewarded me with the opportunity to freely experiment and find my style without any commercial compromise.
I cannot deny that my photo obsession has lead to many problems in my personal relationships, but photography has saved me and maintained me on this Earth during times when I would have been lost in front of life’s obstacles.
At the moment I am working as a freelance reporter, shooting for portraits, ceremonies, still-life, teaching basic and advanced photography and cooperating for many publications with my words and images.
Many of my pictures won National and International contests.
My name was listed for 2 years in the top 100 Photography Contest Winning Members of Betterphoto.com.